Tecnologie TEA per il futuro dell’agricoltura
Le Tecniche di Evoluzione Assistita sono tecnologie di miglioramento genetico che permettono di ottenere in poco tempo piante capaci di resistere meglio alle malattie e agli stress ambientali sempre più frequenti a causa dei cambiamenti climatici.
Il punto non è come supereremo questa crisi alimentare ma come renderemo il nostro sistema produttivo resiliente alle sfide future. La guerra in Ucraina, il blocco degli export agroalimentari, il caldo e la siccità oggi mettono in crisi le coltivazioni in diverse zone del nostro paese, inclusa la Pianura Padana, dove la mancanza di piogge – senza precedenti negli ultimi 50 anni – sta spingendo gli agricoltori a seminare circa 3000 ettari in meno di riso quest’anno solo tra le risaie di Novara, Vercelli e Pavia (Ente Nazionale Risi).
Siamo all’alba di un secolo che, per ora, non accenna a molti cambiamenti rispetto al precedente in quanto a pandemie, guerre e carestie. Una delle poche cose a essere cambiate e che continua a cambiare è l’innovazione. Oggi, grazie a secoli di ricerca e progresso tecnologico, siamo in grado di tutelare la biodiversità delle specie, di rendere le coltivazioni più salubri, più nutritive, con minor ricorso ai fitofarmaci e al contempo resilienti al cambiamento climatico attraverso quelle che nel mondo della scienza, e ormai non solo, sono conosciute come le TEA, Tecnologie di Evoluzione Assistita.
Inaugurate nel decennio scorso, le nuove tecniche genomiche TEA permettono di apportare delle micro-modifiche all’interno dell’informazione genetica delle piante (DNA), riproducendo gli effetti dell’evoluzione biologica naturale, senza quindi la necessità di introdurre nuovo materiale genetico, come avviene nel caso degli Organismi Geneticamente Modificati (OGM). Con le TEA si possono produrre, ad esempio, nuove tipologie di riso che necessitano di un minor apporto di acqua, ma anche di fertilizzanti e agrofarmaci perché ad esempio resistenti a malattie quali il “brusone”.
Piante migliorate tramite le TEA all’estero hanno già raggiunto il mercato: un esempio sono i pomodori ad alto contenuto di GABA che ha effetti positivi sul cuore, molto apprezzati dai consumatori in Giappone, mentre il percorso di riconoscimento legislativo europeo è ancora in corso. Qui la Commissione, su sollecitazione del Consiglio UE, ha pubblicato nell’aprile 2021 un accurato studio da cui si conclude che le TEA servono all’agricoltura europea ed è necessaria una revisione della normativa sul loro utilizzo.
Nel frattempo, in Italia, le associazioni di categoria Coldiretti, Confagricoltura e CIA si sono espresse a favore dell’utilizzo delle TEA, coerentemente anche con gli obiettivi di preservazione della ricchezza biologica delle varietà tipiche italiane, oggi più che mai minacciate dai cambiamenti di resa dei suoli e dagli effetti del cambiamento climatico.