Glifosate: sintesi delle conclusioni peer-review 2023 di EFSA
L’Autorità europea per la sicurezza alimentare ha pubblicato la propria stima del rischio per l’uomo e per l’ambiente derivante dagli usi di glifosate. Si conferma il favorevole profilo tossicologico, evidenziando alcune criticità e lacune di informazioni che però non ne impediscono il rinnovo a livello continentale
Molte conferme, alcune criticità. Questa l’estrema sintesi della valutazione dei rischi che Efsa ha pubblicato nel luglio 2023 in tema di glifosate, l’erbicida attualmente in corso di valutazione per il suo rinnovo europeo. Sostanzialmente, le più recenti conclusioni sono in buona parte in linea con le prime valutazioni del rischio effettuate nel 2015 dalla medesima Autorità europea per la sicurezza alimentare, come pure dal Gruppo di valutazione su glifosate (AGG), composto dalle autorità competenti di Francia, Paesi Bassi, Svezia e Ungheria, che hanno agito congiuntamente in qualità di Stati membri relatori.
Nemmeno le ultime valutazioni di Efsa hanno quindi evidenziato criticità tali da impedire il rinnovo europeo dell’erbicida, atteso entro il 2023. Il profilo tossicologico di glifosate si è confermato molto positivo, non solo in termini di tossicità acuta, risaputa molto bassa, bensì anche per quanto riguarda gli aspetti di tossicità cronica e su altri processi biologici.
Dal punto di vista tossicologico, tutte le Loael, le dosi più basse a cui si sono registrati effetti avversi, si sono infatti posizionate nell’ordine delle centinaia di milligrammi per chilo di peso corporeo, in alcuni casi migliaia. Dosi peraltro somministrate giornalmente per un periodo variabile in funzione del test. Come già confermato in passato, glifosate non può essere considerato cancerogeno, né teratogeno (tossico per i feti), né genotossico, né mutageno, né mostra effetti neurotossici, né sulla riproduzione, né agente di interferenza endocrina. Solo alcuni aspetti legati alla matrice acquatica sembrano necessitare attenzione, criticità che possono però essere attenuate o annullate tramite specifiche misure di mitigazione da adottare prima, durante e dopo le applicazioni.
Efsa ha evidenziato alcune lacune di dati che non hanno reso possibile elaborare un giudizio compiuto su alcuni aspetti legati agli usi attualmente consentiti di glifosate. Lacune che potrebbero essere colmate in caso di rinnovo. Infine, su alcune formulazioni si dovrà meglio indagare la presenza di una impurità circa la quale mancano le sufficienti informazioni tossicologiche.
È possibile scaricare la sintesi del report di Efsa nella sua versione integrale a questo link.